Bruciore Vaginale
Bruciore Vaginale
Bruciore vaginale, vulvare, bruciore alla minzione, cos’è e perché è invalidante?
Il bruciore vaginale è un sintomo spesso generato da una infezione vaginale, che compare e persiste nelle fasi acute della infezione e può estendersi anche ai genitali esterni, causando una fastidiosa ipersensibilità. Quando le infezioni vengono curate in maniera non corretta, con l’abuso e l’esclusivo uso di antibiotici, la neuroinfiammazione che si stabilizza nel contesto della mucosa vulvare e vaginale crea una stimolazione continua delle fibre nervose che spesso la donna percepisce come condizione invalidante e persistente.
Come spegnere il bruciore vaginale sul nascere?
Curare l’infezione è fondamentale, ma bisogna ripristinare la flora vaginale con i probiotici ed eliminare i fattori di rischio che possono predisporre alla cronicizzazione dell’infezione.
I principali fattori di rischio possono essere:
- L’accumulo di secrezioni endovaginali nei casi di ipertono del pavimento pelvico;
- Disbiosi vaginale causata da indiscriminato uso di antibiotici;
- Forti condizioni di stress o farmaci cortisonici;
- Problemi intestinali;
- Intolleranze alimentari (lattosio, glutine, nichel, ecc.).
Quando l’infezione si cronicizza nel tempo, procurando dolore e bruciore persistente, si può sfociare in vestibuilte o in vulvodinia.
Come evitare la vulvodinia?
Quando il bruciore diventa persistente anche in assenza di stimolazione, quindi non solo durante un rapporto sessuale ma anche al solo contatto con indumenti o semplicemente sedendosi, il disturbo diventa invalidante e può mettere a disagio continuo la donna condizionando la sua vita sociale e di coppia.
Pertanto quando si amplifica questa sensazione di bruciore o dolore spontaneo o alla stimolazione allora ci troviamo purtroppo difronte ad una condizione che è evoluta in vulvodinia e ci troveremo uno swab test positivo. Questa temibile condizione si palesa quando l’infezione si cronicizza e la continua neuroinfiammazione stimola le fibre nervose che amplificano il segnale di trasmissione e fanno percepire di continuo il senso del dolore o del bruciore anche quando non vi sono stimoli esterni ad avviare la sintomatologia. Questa condizione di percezione del dolore e del bruciore è associata ad una contrattura di difesa, inconscia dei muscoli del pavimento pelvico (ipertono pavimento pelvico) che non è più gestibile dalla paziente in maniera consapevole. Quindi i rapporti sessuali diventano dolorosi o proprio impossibili da effettuarsi ed il bruciore diventa una percezione continua ed invalidante.
Quali sono i rimedi per combattere il dolore o il bruciore vaginale?
E’ fondamentale curare ed eliminare l’infezione vaginale cronicizzata ed andare a ricreare la flora vaginale, sia perché aumenta le difese immunitarie locali, e quindi evita le recidive, e sia perché garantisce la lubrificazione fondamentale per ridurre l’attrito ed i dolori durante i rapporti sessuali. Altro momento terapeutico fondamentale è la risoluzione dell’ipertono dei muscoli con una rieducazione e riabilitazione del pavimento pelvico con l’ausilio della radiofrequenza tecar, terapia di ultima generazione. Se non si recupera il normale tono e la normale consapevolezza dei muscoli del pavimento pelvico non ci avviamo verso una risoluzione della problematica.
Altro elemento è la gestione della neuropatia periferica che si manifesta con il dolore o il bruciore continuo, con una terapia sempre graduale che deve partire con degli integratori per la gestione del dolore, e che può arrivare all’uso di antidepressivi triciclici a basso dosaggio, che hanno degli effetti collaterali un po’ fastidiosi.
Pertanto la condizione ideale è intervenire in tempo affinché non si avvii quel circolo vizioso che può sfociare nella vulvodinia o in altre sindromi dolorose.