Cause incontinenza femminile
Cause incontinenza femminile
Quali sono le cause dell'incontinenza urinaria femminile?

Le cause dell’ incontinenza urinaria femminile possono essere suddivise in due categorie:
- le alterazioni funzionali dell’uretra (il tubicino che porta l’urina all’esterno)
- il mancato svuotamento della vescica con residuo di urine dopo la minzione.
La diagnosi precisa deve essere effettuata da uno specialista uroginecologo, spesso con il supporto delle prove urodinamiche.
Infatti capire con precisione la causa che determina l’incontinenza è fondamentale per un approccio terapeutico corretto e duraturo nel tempo.
Quali figure sanitarie devono capire la causa dell’incontinenza?
Lo specialista uroginecologo (ginecologo con master nel settore della chirurgia e del ripristino funzionale del pavimento pelvico) ha le nozioni tecniche, mediche e scientifiche per valutare le condizioni anatomiche e funzionali delle pazienti affette da incontinenza urinaria in modo tale da poter orientare la paziente verso una terapia corretta, sicura e duratura nel tempo.
Cosa si rischia nel rivolgersi al medico sbagliato
L’uso diretto ed indiscriminato, senza una diagnosi precisa, delle apparecchiature elettromedicali ( sedia magnetica, elettrostimolatori, apparecchi con qualsiasi tipo di indicazioni) molto spesso non risolve le problematiche ma anzi le aggrava. Infatti se si aumenta il tono muscolare (sedia magnetica) quando la problematica dell’incontinenza è il mancato svuotamento della vescica, non si fa altro che peggiorare il residuo post minzione e quindi la sintomatologia. Dobbiamo sempre immaginare il pavimento pelvico non come una entità isolata dal nostro corpo, ma per risolvere i sintomi deve essere inquadrata nel contesto del nostro organismo; per questo è fondamentale l’approccio sensoriale e quello della conoscenza e presa di coscienza dei muscoli pelvici (riabilitazione e rieducazione pelvica).
Quando è necessario l’intervento chirurgico?
Quando invece la causa dell’incontinenza è l’uretra allora è indicato un rafforzamento del tono muscolare, per stabilizzare l’uretra e non consentire un eccessiva mobilità (ipermobilità uretrale) che causa la fuga di urina. Ma molto spesso se è presente una iper mobilità uretrale (eccessivo movimento verso il basso dell’uretra con i colpi di tosse saltelli, starnuti etc.) di grado avanzato è indicato l’intervento chirurgico. Si tratta di un intervento mininvasivo per via vaginale che posizione una sling (nastrino) al di sotto dell’uretra e ne limita l’eccesso di mobilità.
Prima di fare l’intervento è necessaria una valutazione uroginecologica, spesso una prova urodinamica, e quindi una diagnosi corretta e risolutiva.
Altre cause di incontinenza urinaria nella donna
Altra causa dell’incontinenza è quella da urgenza provocata da una eccessiva ed incontrollata attività del detrusore il muscolo della vescica) che si contrae indipendentemente dalla nostra volontà e procura l’urgenza minzionale e spesso la perdita di urina.
Per questo tipo di problematica, una volta affinità la diagnosi di iperattività detrusoriale, è indicata una terapia medica, sotto controllo dello specialista, spesso associata ad una corretta riabilitazione pelvica. Inoltre una alterazione della anatomia che provoca un prolasso della vescica può essere responsabile dell’alterato svuotamento e quindi della perdita di urine.
Come capire quale tipo di incontinenza si ha?
Ci sono diversi tipi di incontinenza e quindi per risolvere in maniera corretta e duratura la sintomatologia è necessaria una valutazione da uno specialista uroginecologico con competenze specifiche per la diagnosi e la cura delle disfunzioni del pavimento pelvico.
Troppo spesso infatti figure professionali non qualificate per una corretta diagnosi suggeriscono apparecchiature che non possono risolvere tutte le cause di incontinenza.